Le piccole imprese, i liberi professionisti e i lavoratori autonomi rappresentano ancora oggi la spina dorsale dell’economia italiana. Nella conduzione della loro attività lavorativa necessitano però di strumenti disegnati per andare incontro ad esigenze molto particolari e diverse da quelle della grande impresa.
Tra le realtà operanti nel settore dell’innovazione finanziaria che hanno cercato di andare incontro a queste esigenze, un posto di rilievo spetta sicuramente ad Axerve, che ha proposto una soluzione in grado di coniugare il livello dei servizi e la necessaria convenienza. Andiamo quindi ad esaminare nel dettaglio la sua proposta.
Pos Axerve: di cosa si tratta?
La Legge di Stabilità 2016, quella che un tempo era nota come Finanziaria, ha introdotto anche nel nostro Paese l’obbligo di avere un POS (acronimo di Point of Sale) per professionisti e attività commerciali. In tal modo queste realtà possono accettare i pagamenti in moneta elettronica e rilasciare regolare ricevuta.
Si tratta con tutta evidenza di una mossa tesa a stroncare il nero da parte di categorie da sempre accusate di evadere le tasse che però, all’atto pratico, ha comportato un nuovo aggravio sotto forma di burocrazia e comportato disagi per chi è meno avvezzo e predisposto all’utilizzo delle nuove tecnologie.
Per cercare di risolvere questi problemi, Axerve ha dato vita a una sua soluzione la quale non prevede senza commissioni sul transato, ovvero senza alcun genere di costi variabili. Il POS fornito dalla società specializzata nel settore dei pagamenti elettronici può essere definito a tutti gli effetti un terminale all-inclusive: il canone mensile, infatti, va ad includere il noleggio e un determinato volume annuo di transazioni. Per poter aderire alla proposta, però, non esiste alcuna necessità di dover prendere un appuntamento e magari perdere tempo prima di essere ricevuti da un funzionario preposto all’operazione, ma basta collegarsi al sito web di Axerve cliccando qui.
Bastano pochi minuti per compilare un form coi dati richiesti e acquisire il diritto a ricevere all’indirizzo indicato il POS desiderato, con tanto di stampante integrata. Un dispositivo smart il quale possiede un’ulteriore caratteristica molto preziosa: è facilmente configurabile, richiedendo in pratica esclusivamente l’inserimento di partita IVA oppure codice fiscale. Da quel momento, l’esercente o il professionista sarà in grado di ricevere pagamenti tramite carta, all’interno del proprio negozio o in mobilità.
Lo Smart POS di Axerve viene infatti fornito dotato di una SIM dati multi-operatore, grazie alla cui presenza l’interessato è in grado di avere una connessione cui appoggiarsi anche se si trova all’esterno della propria attività, senza alcun costo aggiuntivo. Grazie al suo utilizzo la gestione dei pagamenti viene semplificata al massimo e i pagamenti ricevuti fluiscono direttamente sul conto bancario indicato.
A rendere ancora più semplice il meccanismo contribuisce anche la dashboard fornita sul web da Axerve, tale da consentire una gestione di tutte le operazioni eseguite tramite il POS e aggiungere un servizio di assistenza dedicato. Una soluzione molto semplice e conveniente, che ha trovato un gradimento sempre più diffuso. Le piccole aziende e i liberi professionisti che hanno aderito al POS di Axerve si contano infatti nell’ordine delle centinaia di migliaia, ricoprendo in pratica l’intero territorio nazionale.
Lo Smart POS offerto è peraltro dotato di sistema operativo Android e un dispositivo wireless molto comodo e semplice da utilizzare, caratteristiche cui aggiunge un design elegante ma al contempo moderno e una serie di strumenti che rivelano ben presto tutta la loro utilità. Tra di essi ricordiamo, in particolare:
- la connettività Wi-Fi e 4G con SIM dati multi-operatore che permette l’aggancio alla miglior rete disponibile, in modo tale da garantire la massima copertura sia all’interno del proprio punto vendita che all’esterno;
- la batteria integrata a lunga autonomia che provvede a ricaricarsi mediante il collegamento del cavo in dotazione alla presa elettrica;
- una stampante per lo scontrino su carta termica, emanato in duplice copia, per cliente finale ed esercente.
Il sistema si rivela ideale per l’incasso e la gestione dei sistemi di pagamento di ultima generazione, tra cui le carte contactless che fanno riferimento ai circuiti Mastercard, VISA e PagoBANCOMAT (anche quelle American Express possono comunque essere accettate procedendo a contattare direttamente l’azienda per consentire il necessario convenzionamento e l’attivazione) e i portafogli digitali più utilizzati a livello globale, a partire da Google Pay, Apple Pay e Samsung Pay.
In tal modo diventa possibile fornire agli utenti un servizio estremamente utile e performante consentendogli di approfittare di una lunga serie di vantaggi. Tra questi ultimi occorre sottolineare l’adesione a iniziative come il Cashback di Stato, in un quadro di assoluta sicurezza, resa possibile dalla presenza della certificazione PCI PTS 5.x presente sul dispositivo.
Per quanto riguarda gli importi delle transazioni effettuate utilizzando il dispositivo, possono essere versati su qualsiasi conto corrente italiano, effettuando un bonifico bancario venendo accreditati entro il giorno lavorativo che fa seguito all’incasso. Per poterne usufruire non è poi necessaria l’apertura di un conto corrente, in quanto il POS è congegnato per poter essere collegato a qualsiasi IBAN, anche uno già esistente, a patto che sia intestato ad un solo beneficiario.
Come ricordato in precedenza, il POS proposto da Axerve è in grado di supportare anche i pagamenti tramite Samsung Pay, Apple Pay e Google Pay, consentendo di conseguenza ai clienti di effettuare pagamenti anche tramite smartphone. Si tratta quindi di una soluzione versatile e in grado di rivelarsi estremamente utile a chi decide di adottarla nell’ambito della propria attività commerciale o lavorativa.
Axerve è in attività dal 2002, quando è nata con il nome di Easy Nolo S.p.a. all’interno del Gruppo Sella, con una missione ben precisa: fornire servizi evoluti in grado di facilitare la gestione dei sistemi di pagamento. Nel 2018 ha quindi adottato la denominazione attuale e in breve tempo ha assunto il ruolo di primo hub in Italia per i pagamenti.
Una definizione resa possibile dalla capacità di offrire tutte le tipologie in grado di facilitare le transazioni, sia fisiche che digitali. Un’attitudine resa necessaria dalle trasformazioni sempre più rapide del mercato, tali da richiedere soluzioni sempre più semplici e convenienti.
Nell’ambito di questa missione non poteva mancare una risposta all’esigenza di Point of Sale sorta in Italia come risposta all’obbligo di fatturazione elettronica a carico di commercianti e liberi professionisti esentati a lungo da simili incombenze. Proprio per cercare di risolvere le problematiche connesse al nuovo strumento Axerve ha dato vita ad un sistema il quale sta riscuotendo un successo sempre più largo lungo l’intero territorio nazionale.
Come funziona?
La prima cosa da sottolineare, per quanto riguarda il POS fornito da Axerve, è la grande semplicità che riesce a caratterizzare tutti i processi necessari per disporne. A partire proprio dalla richiesta: sono infatti sufficienti pochi clic sul sito aziendale per avviare la procedura destinata a sfociare nell’invio del dispositivo. Solitamente bastano una ventina di minuti per richiedere lo Smart POS Android, sia utilizzando un desktop, modalità che può rendere il procedimento più semplice soprattutto per quanto concerne l’invio dei documenti necessari, sia nel caso in cui si preferisca fare ricorso ad uno smartphone o un tablet.
Quali sono i documenti da inviare per poter avvalorare la richiesta? In pratica occorre distinguere tra:
- liberi professionisti, per i quali è d’obbligo l’attribuzione della Partita IVA;
- titolari di una ditta individuale, i quali necessitano della visura camerale o del certificato di iscrizione all’albo;
- studio associato, caso nel quale diventa necessario lo statuto dello studio;
- società (in accomandita semplice, in nome collettivo, a responsabilità limitata ecc.), che devono presentare il documento di identità di tutti i titolari effettivi, intendendosi per tali tutte le persone fisiche che detengono il possesso o il controllo diretto o indiretto di una percentuale superiore ad un quarto del capitale sociale o dei diritti di voto societari.
Una volta terminato questo passaggio, per procedere occorre optare tra l’attivazione dell’offerta Easy a commissioni e quella a canone. Per farlo ci si deve collegare alla rispettiva pagina in modo tale da specificare il proprio status. Una volta terminato questo step si può quindi andare avanti cliccando sul pulsante “Continua”.
A questo punto la procedura è a buon punto e non rimane da espletare che un ulteriore passo, quello relativo alla compilazione del modulo con tutte le informazioni richieste per la conferma della propria identità. In pratica, occorre precisare:
- il nome, il cognome e il codice fiscale;
- gli indirizzi di contatto, ovvero la casella di posta elettronica, il numero di cellulare (per la cui verifica sarà necessario inserire il codice OTP che verrà inviato da Axerve tramite SMS);
- la propria cittadinanza;
- i riferimenti fiscali attinenti al proprio status, quindi al fatto di essere un libero professionista, una ditta individuale o un bed & breakfast (o altra attività occasionale). Nel primo caso occorre specificare il numero di Partita IVA, nel secondo il codice fiscale societario, la categoria e la tipologia di società, mentre nel terzo non viene richiesta la Partita IVA.
Il successivo passaggio per concludere l’iter procedurale è quello relativo all’inserimento del coupon promozionale, ove se ne disponga, per poi fare clic sul pulsante “Continua”, che introdurrà ad un ulteriore form, all’interno del quale dovranno essere forniti i dati relativi alla propria residenza.
Terminato il loro inserimento occorre cliccare ancora una volta su “Continua” in modo tale da poter avere accesso alle “Info legali”. In questa sezione occorre specificare le informazioni collegate all’attività esercitata , per poi spuntare la casella per la profilazione dei dati inseriti e la privacy.
Il passaggio successivo è quello relativo alle informazioni dettagliate su professione esercitata e profilo finanziario. In pratica occorre specificare la fascia di reddito, l’eventuale esposizione politica e altre informazioni che rispondono alle normative KYC (Know Your Customer) e AML (Anti Money Laundering), richieste dalle autorità per riuscire ad evitare che gli strumenti di pagamento possano essere utilizzati per ripulire capitali di dubbia provenienza o sottratti al fisco.
Terminato questo passaggio serve ancora un clic su “Continua”, il quale introduce al nuovo passaggio, quello recante un form in cui è necessario procedere alla personalizzazione dell’offerta POS. Per farlo occorre procedere all’inserimento dell’insegna da visualizzare sullo scontrino che verrà emesso al termine di ogni operazione e le altre informazioni collegate al proprio punto vendita. A seguire, dovranno essere inserite le informazioni attinenti ai terminali POS da installare, le coordinate bancarie per l’accredito, le preferenze per l’invio delle comunicazioni periodiche e l’indirizzo cui dovranno essere inviate le comunicazioni di Axerve sul POS nel classico formato in carta.
La procedura si avvia quindi verso il sospirato epilogo, prima del quale occorre consultare la parte bassa dello schermo in modo da individuare la casella collegata al contratto con l’azienda e procedere all’inoltro di tutti i documenti che sono stati richiesti. Seguendo le ultime indicazioni è quindi possibile esaurire la procedura e inoltrare l’ordine, grazie al quale sarà possibile avere il dispositivo presso il recapito indicato. Per quanto riguarda la consegna definitiva, solitamente sono necessarie un paio di settimane, anche se può sempre verificarsi qualche disguido tale da allungare le tempistiche.
La procedura per l’installazione e i pagamenti
Una volta che lo Smart POS fornito da Axerve sarà arrivato al domicilio indicato, sarà anche giunto il momento di installarlo e configurarlo per poterlo utilizzare. Come abbiamo già ricordato in precedenza, la semplicità è una delle migliori caratteristiche dell’intera proposta e anche nel caso di installazione e configurazione torna a fare capolino, aiutando non poco il fruitore.
Il punto di partenza è proprio la fornitura del POS già pronto per poter essere utilizzato. Dotato di SIM multi-operatore, non solo è abilitato alla connessione con la miglior rete 4G/3G rintracciabile, in modo tale da riuscire a garantire il massimo di copertura possibile in una rivendita fisica o spostandosi per portare avanti la propria attività, come già specificato in precedenza, ma è anche in grado di supportare le reti Wi-Fi.
Per poter usufruire in maniera compiuta del dispositivo, basta dare luogo ad una configurazione iniziale la quale è in pratica ridotta all’osso. In pratica occorre soltanto disporre la SIM sotto il vano destinato ad alloggiare la batteria e la carta in quello posizionato in alto.
A questo punto si può procedere all’accensione del POS ed espletare il necessario accesso all’applicazione cui è delegato il compito di gestire le varie transazioni. Per portare a termine il tutto sarà naturalmente utilizzare i dati relativi al proprio conto per dare luogo all’accesso.
Per quanto concerne invece l’operazione di pagamento da parte del cliente, la procedura è ancora una volta estremamente semplice e intuitiva. Basta infatti:
- premere il tasto di accensione del dispositivo;
- procedere alla digitazione dell’importo complessivo dell’operazione in atto;
- fare una ulteriore pressione sul tasto OK.
Da sottolineare anche il fatto che l’utente può optare per un pagamento contactless, ovvero quello che avviene tramite il semplice accostamento al POS di carta, smartphone o smartwatch guarnito del necessario sensore NFC, oppure procedendo al tradizionale inserimento della carta al suo interno e del PIN, in quest’ultimo caso utilizzando all’uopo la tastiera virtuale sul display.
Chi può richiedere il POS di Axerve?
Abbiamo quindi esaminato alcune caratteristiche del POS di Axerve, la procedura per poterlo richiedere e quella di installazione. L’altra domanda da porsi, a questo punto, è però la seguente: chi può richiedere il dispositivo?
La risposta è abbastanza scontata, proprio sulla base di quanto abbiamo già ricordato: a richiederlo possono essere le varie tipologie di società, non solo quelle per azioni, ma anche semplici (SS), in accomandita semplice (SAS), in nome collettivo (SNC), a responsabilità limitata (SRL) e in accomandita per azioni (SAPA).
Ad esse vanno aggiunti i liberi professionisti, le ditte individuali e i titolari di attività occasionali, non solo gli ormai classici Bed & Breakfast non professionali, ma anche quelle legate all’hobbistica, a patto che non siano dotate di Partita IVA.
Tutti questi soggetti possono a loro volta optare tra due opzioni:
- il POS Easy a commissioni, il quale non prevede costi fissi, ma la corresponsione di un 1,4% in termini di incassi, oltre ai 50 euro più IVA necessari per l’acquisto del dispositivo in unica soluzione. A questa spesa occorre poi aggiungere l’imposta di bollo collegata all’attivazione del servizio, pari a 16 euro;
- il POS Easy con canone, soluzione che prevede a sua volta la corresponsione di un fisso mese dopo mese pari a 17 euro più IVA nel caso in cui l’importo degli incassi non tocchi la soglia dei 10mila euro annui, elevandosi a 22, sempre più IVA ove invece tali importi vadano a situarsi in una forbice tra i 10mila e i 30mila euro annui. Non esistono commissioni, se non nell’ipotesi che il tetto dei 30mila euro all’anno sia superata, per la quale sarà invece applicata una aliquota dell’1,5% esclusivamente sulla somma che lo eccede. Il costo va a comprendere l’affitto del dispositivo di Axerve senza alcun vincolo temporale e non ne prevede di aggiuntivi nell’eventualità che si decida di uscire dall’accordo.
In definitiva, molti esperti affermano che anche nell’ipotesi di un superamento della soglia dei 30mila euro la proposta riuscirebbe a rivelarsi abbastanza conveniente per i fruitori, soprattutto alla luce dei costi collegati a quelle della concorrenza che prevedono un canone. Un giudizio il quale, del resto, sembra confermato dall’evidente feeling tra il POS di Axerve e una platea in costante aumento lungo tutto il territorio peninsulare.
A canone o a commissione? Quale scegliere?
La proposta di Axerve è quindi conveniente, come abbiamo visto. Il fatto che sia articolata in due soluzioni, rende però necessario agli interessati riuscire a individuare quella più conveniente, per ovvi motivi, partendo soprattutto dalle proprie particolari esigenze.
Il primo dato da considerare in un eventuale raffronto è il costo collegato all’acquisto del POS nel caso in cui si opti per quello a commissioni, che invece non sussiste per quanto riguarda la proposta con canone, che prevede il comodato d’uso gratuito. Canone che a sua volta non grava sulla soluzione alternativa.
Il POS Axerve a canone non prevede poi commissioni sul transato ove il loro importo non varchi la fatidica soglia dei 30mila euro. Un dato, quest’ultimo che può in effetti scavare una differenza significativa in termini di reale convenienza e che, di conseguenza, deve essere considerato con la massima attenzione in fase di scelta.
Esaminati i vari costi, possiamo infine concludere che il POS Axerve a canone può in effetti rappresentare la soluzione più logica e conveniente per tutti coloro i quali lo utilizzano in maniera frequente, a patto che gli introiti si attestino sotto la soglia dei 30mila euro in termini di transazioni. Il POS Axerve a commissioni è invece in grado di rivelarsi più adatto a quel genere di attività che vedono i propri introiti posizionarsi sotto il 18mila euro, in termini di pagamenti elettronici.
Pro e contro
Una volta evasa anche la questione relativa alla convenienza effettiva delle due soluzioni proposte da Axerve, non resta che cercare di definire meglio i vantaggi che una proposta di questo genere è in grado di offrire e gli eventuali svantaggi i quali possono invece sconsigliarne l’adozione.
Per quanto riguarda i pro, molti esperti sono soliti segnalare l’assenza di costi fissi della soluzione a commissioni, o di penalità in caso di fuoriuscita dall’accordo. Cui si vanno ad aggiungere l’entità delle commissioni sul transato, inferiori a molte soluzioni concorrenti, e l’inclusione di una stampante integrata.
Il difetto più evidente viene invece indicato nel costo collegato all’acquisto del dispositivo, anche se in questo caso occorre sottolineare come quello proposto inizialmente si sia notevolmente abbassato con il trascorrere del tempo, segno evidente che l’azienda intende dare vita ad una politica promozionale molto aggressiva, tesa a conquistare preziose fette di mercato.
Conclusioni
Lo sviluppo dei pagamenti elettronici è un dato ormai accertato, anche in Italia. Sono sempre di più le persone che utilizzano questa modalità per acquistare servizi e beni senza dover far ricorso al denaro contante.
Una tendenza che è stata naturalmente individuata a livello istituzionale, con il varo dell’obbligo alla detenzione del POS (Point of Sale) da parte di tutti coloro che offrono questi beni e servizi, nell’evidente intento di sanare una vecchia piaga italiana, la tendenza a sottrarre preziose risorse alla vista del fisco.
Tra le aziende che hanno approfittato della nuova situazione c’è anche Axerve, realtà nata all’interno di Gruppo Sella operante ormai da tempo nel settore. Il suo POS rappresenta in effetti una notevole risposta alle esigenze di liberi professionisti, attività commerciali e piccole imprese, grazie a buoni livelli tecnologici e convenienza in termini di costi.
Il dispositivo messo a disposizione di questa particolare utenza si rivela in grado di aiutare gli utenti senza sobbarcarli di costi esorbitanti. Inoltre si mette in evidenza per la facilità dei vari processi legati al POS, dalla sua richiesta all’installazione. Un mix il quale ha con tutta evidenza incrociato un gradimento sempre più diffuso da parte degli interessati, lungo tutto il territorio nazionale, premiando gli sforzi di Axerve in maniera sempre più vigorosa.